Discretamente miope, il Grigio camminava di
notte per una strada poco illuminata di una città sconosciuta, Barcellona,
agglomerato urbano per lui imbarazzante, così pieno di colori e di giovani
disinvolti. A differenza dei giovani che brulicavano per la città, lui era lì per
una grigia missione di lavoro. Mentre cercava con fatica di distinguere i
contorni delle sagome di alcune ombre ondeggianti sotto il fascio di luce di un
palo, il suo sguardo concentrato fu intercettato dagli occhi
di una delle ragazze africane che stavano conversando e ridendo fra loro. “Ehi!
Ehi!” lo chiamò la ragazza, ma il Grigio, imbarazzato per mestiere, fece finta
di non aver capito e, tornato a fissare il selciato, tirò dritto. La ragazza
africana si staccò dal gruppo e gli si accostò, seguendolo per qualche passo.
Lo guardava dritto negli occhi, seria e innocente, e senza alcuna ombra di
pudore gli chiese: “Are you looking for sex?”.
Adesso il Grigio la vedeva bene. Era bella,
doveva convenire. Due occhi enormi e un corpo da campionato di pattinaggio su
ghiaccio. Dentro la sua testa stava confusamente balbettando una risposta,
qualcosa tra una reticente e vergognosa accettazione e una sofferta rinuncia, e
stava cercando di improvvisare anche il tono e l’inflessione della voce, un
recitativo in bilico tra il libertino donnaiolo e il moralista bacchettone. In
breve, la domanda lo aveva profondamente imbarazzato, e stava ancora cercando
di orientarsi quando la ragazza affinò l’offerta: “Would you like a blow job?”.
Evidentemente lei aveva capito, con occhio
clinico, che per attirare il suo potenziale cliente era più adeguato proporre
un servizio un po’ sbrigativo ed economico, e soprattutto poco
responsabilizzante, qualcosa che poteva essere realizzato in modo che davanti a
un tribunale il suo cliente potesse sostenere il giorno dopo che non di sesso
si trattò, ma di qualcosa d’altro, vostro onore, un glande-lavaggio, niente di
più, senza alcuna partecipazione cardiaca né intrusione indiscreta in territori
di norma occultati. E nel fare la sua proposta, la ragazza continuava a
guardare il Grigio con uno sguardo che conteneva addirittura fierezza e un
retrogusto di sorriso.
Non aveva fatto i conti, però, con
l’ignoranza del Grigio. Se gliel’avesse chiesto in italiano, forse il Grigio
avrebbe avuto una vaga idea del procedimento in preventivo. Ma che diavolo
fosse questo presunto lavoro del soffio il Grigio proprio non riusciva ad
immaginare. Sarà un bacio appena sfiorato? O una parola oscena sussurrata
all’orecchio? Una libidinosa snariciata tra le mani? O la vecchia infantile
gara di puzze?
“Excuse me, but I never did the Erasmus”
buttò lì con sincerità, a mo’ di scusa.
Avrebbe tanto desiderato chiedere di che cosa
si trattava, qual'era la meccanica implicata da questo bizzarro lavorio del
soffio. L’energia eolica non farà andare i treni, ma il vento è capace di
levigare le rocce. E però soltanto chiedere una delucidazione – non pensiamo
nemmeno a una dimostrazione pratica – era per il Grigio una richiesta
mortalmente imbarazzante.
Restò a interrogarsi per tutta la sera,
vagando a caso tra un vicolo e un altro, come sospinto da dolci raffiche di
quel vento che la bellissima africana non riuscì a vendergli.